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Hiv, una iniezione ogni 1-2 mesi invece di pillole ogni giorno

Infettivologia Redazione DottNet | 24/07/2017 21:03

Test clinici promuovono la nuova somministrazione di antiretrovirali

Iniezioni di terapia antiretrovirale periodiche (ogni 1-2 mesi circa) e ad effetto prolungato sono sicure ed efficaci contro il virus Hiv, quanto i farmaci classici che oggi si devono prendere per bocca ogni giorno; l'iniezione, invece, basta somministrarla ogni 4-8 settimane quindi potrebbe rappresentare la prossima rivoluzione nell'ambito della semplificazione della terapia per i sieropositivi. Èquanto emerso da una sperimentazione clinica di fase II che viene presentata oggi in occasione del meeting della International AIDS Society a Parigi. Pubblicati sulla rivista The Lancet, i risultati dello studio fanno ben sperare per questa nuova possibilità terapeutica contro il virus dell'Aids. I farmaci contenuti nell'iniezione sono cabotegravir e rilpivirina, due antiretrovirali.

Lo studio è stato condotto da Joe Eron, della University of North Carolina a Chapel Hill e sono attualmente già in corso le sperimentazioni avanzate di fase III per dare il via libera definitivo alle iniezioni anti-Hiv. La semplificazione della terapia contro l'Aids ha già fatto grossi passi avanti negli ultimi anni e attualmente i sieropositivi tendenzialmente devono prendere una pillola al giorno per tenere a bada il virus. Diverso sarebbe dover fare un'iniezione al mese o addirittura ogni due mesi. Il metodo è stato confrontato con la terapia classica, la pillola giornaliera, su 309 sieropositivi e si è dimostrato vincente, capace di tenere bassa la carica virale nel sangue e con pochi effetti collaterali. Sono attualmente in corso nuovi studi per confermare il dato.

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fonte: ansa

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